Visualizzazioni totali

mercoledì 25 aprile 2018

Road to Matera

Matera la Città dei Sassi Patrimonio Mondiale UNESCO





Matera è una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni di questa lunghissima storia.

Matera è la città dei Sassi, il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.


Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità
I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il primo nel meridione.
In occasione di questa iscrizione, per la prima volta l’UNESCO utilizza nei criteri e nelle motivazioni il concetto di Paesaggio Culturale, che in seguito verrà utilizzato per motivare l’iscrizione di altri siti nel mondo.

Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019
Matera è al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale.


La scela di andare a Matera è stata velocissima e casuale, ferie in concomitanza e davanti ad un aperitivo a tre ponti è nata la meta
La compagnia collaudatissima, Gianluca&Claudia....abbiamo già alle spalle tre viaggi (Nivolet Normandia&Bretagnae questa) ci troviamo alla perfezione, cosa molto importante.



il viaggio
Partenza venerdi ore 7,30 destinazione Reggia di Caserta
Per chi si volesse recare, noi eravamo alloggiati http://www.hoteleuropacaserta.com/it, ottima sistemazione, pulito confortevole ed a solo 5 minuti dalla Reggia.


Arrivo a Caserta ore 12,15.Spogliati lavati e via.....




















Dopo un lungo pomeriggio passato a visitare la splendida Reggia ci incamminiamo verso l'albergo, non prima aver assaggiato alcune prelibatezze della zona.

La sera su consiglio di molti amici abbiamo deciso di mangiare la pizza.
Dopo aver parlato con alcun giovani della zona la nostra scelta cade sulla pizzeria Decimo Scalo pare...dico pare che la pizza sia buona.

                      LA PIZZA!




Questa non era una pizza, era l'ottava meraviglia del mondo......vero Gianluca?


Dopo una visitina alla Caserta by night, decidiamo di andare a riposare, perchè la mattina successiva alle 8 in punto si parte per Materaaaaaa...



Dopo due ore e mezzo, di viaggio, fra autostrada e strade locali arriviamo, e ci godiamo lo spettacolo!



                                                Che dire di Matera? unica!!!










                                         Poi cala la sera e diventa magica......





Alcune info per motociclisti:
Evitare di andare nei mesi estivi, nonostante fosse aprile abbiamo trovato 30°/32°
Prenotate a Matera e non distanti perchè matera si visita a piedi e dopo una giornata frà scendi e mota scalini, è meglio avere l'alloggio a Matera.
Noi eravamo alloggiati in un B&B a Matera.
















domenica 15 aprile 2018

Il giardino dei Tarocchi


Bellissima giornata, dopo tanto tempo ci "ritroviamo" da soli insieme onthe road.
Era da diverso tempo che Piera voleva andarea visitare il Giardino dei Tarocchi.1
Complice una domenica dove non avevamo nessuna gita in programma con gli amici.


Seguendo l'ispirazione avuta durante la visita al Parque Guell di Antoni Gaudí a Barcellona, poi rafforzata dalla visita al giardino di Bomarzo, Niki de Saint Phalle inizia la costruzione del Giardino dei Tarocchi nel 1979. Identificando nel Giardino il sogno magico e spirituale della sua vita, Niki de Saint Phalle si è dedicata alla costruzione delle ventidue imponenti figure in acciaio e cemento ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate, per più di diciassette anni, affiancata, oltre che da diversi operai specializzati, da un'équipe di nomi famosi dell'arte contemporanea come Rico Weber, Sepp Imhof, Paul Wiedmer, Dok van Winsen, Pierre Marie ed Isabelle Le Jeune, Alan Davie, Marino Karella e soprattutto dal marito Jean Tinguely, scomparso nel 1991, che ha creato le strutture metalliche delle enormi sculture e ne ha integrate alcune con le sue mécaniques, assemblaggi semoventi di elementi meccanici in ferro.
 
All'opera hanno collaborato anche Ricardo Menon, amico ed assistente personale di Niki de Saint Phalle anch'egli scomparso pochi anni or sono, e Venera Finocchiaro, ceramista romana; le sculture più piccole del Giardino (la Temperanza, gli Innamorati, il Mondo, l'Eremita, l'Oracolo, la Morte e l'Appeso), realizzate a Parigi con l'aiuto di Marco Zitelli, sono state poi prodotte in poliestere da Robert, Gerard e Olivier Haligon.
 
L'architetto ticinese Mario Botta, in collaborazione con l'architetto grossetano Roberto Aureli, ha disegnato il padiglione di ingresso - uno spesso muro di recinzione con una sola grande apertura circolare al centro, pensato come una soglia che divida nettamente il Giardino dalla realtà quotidiana.
 
Terminata solo nell'estate del 1996, la realizzazione del Giardino ha comportato, oltre ad un enorme lavoro di impianto, una spesa di circa 10 miliardi di lire interamente autofinanziati dall'autrice.
 
Nel 1997 Niki de Saint Phalle ha costituito la Fondazione Il Giardino dei Tarocchi il cui scopo è quello di preservare e mantenere l'opera realizzata dalla scultrice. Il 15 maggio 1998 il Giardino dei Tarocchi è stato aperto al pubblico.





Per la cronaca 377km, pranzo a Manciano, visita al Giardino e poi visita a Capalbio.


Manciano


Capalbio